Sala gremita, platea attenta. Paolo Crepet parla per due ore circa. Il tema? Il bullismo. Tema di grande attualità scelto dalla Laic, Libera associazione invalidi civili, per il suo appuntamento annuale che prevede il coinvolgimento delle scuole. “Un evento per affrontare un problema di rilevanza sociale: il bullismo e la dispersione scolastica” ha detto il Presidente dell’Associazione, Carlo Barrella, nell’ introduzione del convegno aggiungendo che “In Italia un adolescente su 5 e’ vittima di bullismo e nell’80 per cento dei casi si verifica all’interno della scuola.” Tacere non è una soluzione e la tematica coinvolge tutti.
“Il bullo è un impotente, una persona che crede che l’unico strumento per imporsi nella vita sia la violenza.” Ha detto Crepet. Ma il bullismo non è un “fatto” che riguarda solo il ragazzo ma la famiglia e la scuola, fa parte di una cultura, di una modalità violenta che c’è nella nostra comunità, nella scuola, fuori dalla scuola. “Con il buonismo siamo arrivati a questo. Togliendo qualsiasi regola.” Autonomia, autostima, creatività. Questi i tre assi principali su cui la scuola deve puntare nell’ educazione dei giovani. Crepet ha poi esortato i ragazzi presenti a prendere in giro i bulli ed a far capire loro che esiste anche un altro modo di stare insieme.
Prima dell’intervento di Crepet, è stato proiettato un filmato realizzato dagli studenti dell’istituto De Giorgio di Lanciano.
Fonte: ilgiornaledabruzzo.it