MI E’ SEMPRE ASSAI GRADITO TORNARE IN QUESTA CITTA’ E DESIDERO ANZITUTTO CONGRATULARMI CON CARLO BARRELLA E CON IL SUO STAFF DI COLLABORATORI CHE SONO RIUSCITI CON CADENZA ANNUALE, AD ORGANIZZARE IN LANCIANO ED ALTRE DIVERSE LOCALITA’, CONVEGNI A VALENZA REGIONALE E TANTI A VALENZA NAZIONALE SU ARGOMENTI DI NOTEVOLE IMPATTO SOCIALE. QUESTA GIORNATA DI STUDIO SUL RECUPERO SOCIALE DELL’INVALIDO PROMOSSO ED ORGANIZZATO DALLA SEDE REGIONALE L.A.I.C. DI LANCIANO IN COLLABORAZIONE CON LA SEDE NAZIONALE, SI INQUADRA DEGNAMENTE IN QUELLA NOSTRA ATTIVITA’ DI FORMAZIONE A VALENZA MEDICO-SOCIALE CHE SI VA DA TEMPO SVOLGENDO, A LIVELLI DIVERSI, IN ITALIA”.
“L’ESISTENZA DI UN PROBLEMA QUALE E’ IL RECUPERO DELL’INVALIDO, RACCHIUDE NON SOLO ISTANZE DI VALORE INDIVIDUALE E COLLETTIVO MA ESPRIME ANCHE UNA SERIE DI PROBLEMI ECONOMICI ED ORGANIZZATIVI SUL PIANO DELLA ATTIVITA’ MEDICO-SOCIALE. L’ARTICOLO 38 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA DETTA CHE “OGNI CITTADINO INABILE AL LAVORO E SPROVVISTO DI MEZZI PER VIVERE, HA DIRITTO ALLA EDUCAZIONE ED AL MANTENIMENTO” E POI “GLI INABILI E MINORATI, HANNO DIRITTO ALL’EDUCAZIONE ED ALL’AVVIAMENTO PROFESSIONALE. CIO’ SIGNIFICA CHE TUTTI I MINORATI DALLA NASCITA O DIVENTATI TALI PER INFORTUNIO O MALATTIA, DEVONO ESSERE EDUCATI E RIEDUCATI E MESSI IN CONDIZIONE DI RIUSCIRE AD ESSERE UTILI E PRODUTTIVI A SE STESSI ED ALLA COLLETTIVITA’, PER QUANTO POSSIBILE, L’ASSISTENZA AI MINORATI ED IL LORO RECUPERO, LA RESTITUZIONE A LORO FAVORE DELLA PARI DIGNITA’ SOCIALE E DELLA UGUAGLIANZA, RIENTRA NEI FINI DELLO STATO PERCHE’ ATTIENE ALLO SVILUPPO PIENO DELLA PERSONA E DELLA SUA EFFETTIVA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SOCIALE”.
“L’ARGOMENTO DI QUEST’ANNO, “IL RECUPERO SOCIALE E LA VALORIZZAZIONE DELL’INVALIDO”, E’ DI GRANDE IMPORTANZA NEL MOMENTO IN CUI GLI ORGANI GOVERNATIVI SONO ALACREMENTE ATTIVI PER IL RECUPERO DEI FONDI, IL PRIMO ASPETTO CHE SI E’ TOCCATO E’ PROPRIO QUELLO SOCIALE. QUANDO IL FENOMENO DELLA SOCIALITA’ COMINCIAVA AD ENTRARE NELL’ANIMO DEI CITTADINI, LA MANCANZA DI FONDI TI RISPEDISCE INDIETRO DI MILLENNI. IL RAMMARICO AUMENTA QUANDO, COME PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE, PRENDO ATTO CHE NEI COMPITI ISTITUZIONALI DELL’ENTE, IL QUALE NON HA SCOPO DI LUCRO, RIENTRA PROPRIO IL PROBLEMA SOCIALE CHE PUO’ ESSERE ESTRINSECATO IN VARI MODI. LE FINALITA’, INFATTI, MORALI ED ASSISTENZIALI ESPLETATE, ATTRAVERSO L’AIUTO A SOCI E NON SOCI , NELLE PRATICHE PER IL RICONOSCIMENTO DEI BENEFICI PREVISTI DALLE DISPOSIZIONI VIGENTI IN MATERIA DI INVALIDITA’ CIVILE, SONO ESPRESSAMENTE QUELLE RIVOLTE ALLA REALIZZAZIONE DELLE SOCIALITA’. L’ASSOCIAZIONE, INOLTRE, SI ATTIVA IN FINALITA’ DI SOLIDARIETA’ SOCIALE E SOCIO-SANITARIA, DELLA FORMAZIONE, DELLA TUTELA DEI DIRITTI CIVILI A FAVORE DI PERSONE SVANTAGGIATE, ECC.. LA TUTELA, LA RIABILITAZIONE, IL RECUPERO SOCIALE, SONO COSE, IN GRAN PARTE, OTTENUTE DALL’INVALIDO MA NON BASTA …. MANCA LA VALORIZZAZIONE COME HA GIA’ DETTO CARLO BARRELLA. LE FINALITA’ DEL RECUPERO DELL’INVALIDO DEBBONO PRESCINDERE DAL SOLO OBIETTIVO DI UTILIZZARE LA PERSONA UMANA, UNICAMENTE PER FINI PRODUTTIVI. L’INVALIDO NON DEVE ESSERE, CONSIDERATO, SCUSATEMI, “UN PESO MORTO”, UNA IMPOSIZIONE AL DATORE DI LAVORO PER LEGGE. L’INVALIDO NON DEVE PIU’ ESSERE ABBANDONATO ALLA SUA MENOMAZIONE ED AI MARGINI DELLA SOCIETA’ ATTIVA, MA AVVIATO ATTRAVERSO SCUOLE DI QUALIFICAZIONE, AD UN’ATTIVITA’ PRODUTTIVA COMPATIBILE CON L’ENTITA’ DELLE SUE MENOMAZIONI”.
“BISOGNA FARE QUALCOSA DI PIU’ PER LA VALORIZZAZIONE DELL’INVALIDO E FARSI CARICO DI RIMUOVERE UN RETAGGIO CULTURALE CHE IMPEDISCE POI UNA GIUSTA ED OPPORTUNA RELAZIONE TRA SOGGETTI NORMODOTATI E SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP. LE AZIENDE PUBBLICHE E PRIVATE, RISPETTO AI PROBLEMI DELL’INSERIMENTO DEGLI INDIVIDUI NEL MONDO DEL LAVORO, DEVONO SAPER FARE UN’ANALISI DELLE ATTITUDINI ED UNA VALORIZZAZIONE CHE RENDANO QUESTE PERSONE ASSOLUTAMENTE E COMPLETAMENTE INTEGRABILI, RIPETO, VALORIZZANDONE LE ATTITUDINI PERCHE’ SOVENTE I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI RIESCONO AD ESPRIMERE, SUL POSTO DI LAVORO, COMPORTAMENTI CHE I NORMODOTATI NEANCHE RIESCONO A SVILUPPARE. ALTRO APETTO RILEVANTE IN ITALIA, E’ LA CRONICA MANCANZA DI RAPPRESENTATIVITA’ DEGLI INVALIDI/DISABILI E/O LE LORO ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA A DOVER SCEGLIERE IL DISABILE DA CANDIDARE IN POLITICA (AUTODETERMINAZIONE), POICHE’ BEN CONOSCONO L’IMPEGNO E L’EVENTUALE CAPACITA’ PROFUSA DAL CANDIDATO PRESCELTO”.
“E’ DI QUALCHE MESE FA LA NOTIZIA CHE TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEI DISABILI (COMPRESA LA L.A.I.C.), HANNO AVUTO UN INCONTRO COL MINISTRO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI DR. POLETTI E CON UN ALTO DIRIGENTE DEL MINISTERO DEGLI INTERNI, PER CHIEDERE URGENTI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI CHE SANCISCANO OBBLIGATORIAMENTE LA PRESENZA, PERCENTUALE DEI DISABILI/INVALIDI NEL TESSUTO SOCIO-POLITICO, COME DA TEMPO SI STA FACENDO PER LA RAPPRESENTANZA FEMMINILE (PARI OPPORTUNITA’), ALL’INTERNO DELLE ISTITUZIONI. QUEST’ULTIMO ARGOMENTO SULLA “VALORIZZAZIONE DELL’INVALIDO”, AI NON ADDETTI AI LAVORI, POTRA’ APPARIRE POLEMICO, MA IN REALTA’ COSI’ NON E’, POICHE’ SE NEL MONDO POLITICO NON VI E’ UN’ADEGUATA RAPPRESENTAZIONE DELLE DIFFERENTI DISABILITA’, OTTERREMMO POCO E CON PIETISMO. VI RICORDO CHE IN ITALIA VI E’ UNA PERCENTUALE DI INVALIDI/DISABILI DI CIRCA IL VENTI PER CENTO”.
“RINGRAZIO IL SINDACO DI LANCIANO PER L’OSPITALITA’ E TUTTE LE AUTORITA’ PRESENTI E VOI TUTTI PER LA CORTESIA MOSTRATA E LA PAZIENZA AVUTA NELLO STARE A SENTIRE QUESTE OSSERVAZIONI”.
IL PRESIDENTE NAZIONALE L.A.I.C.
(Tiziana Civitani)